giovedì 13 settembre 2007

Lettera a Roberto Copparoni

Egregio Prof. Copparoni, con un messaggio email mi ha chiesto cortesemente di sostituire un suo commento su "Tuvixeddu: chi ha vinto e chi ha perso" con un altro più" morbido". Dopo mille dubbi sulla correttezza sulla sostituzione di commenti, l'ho sostituito con quello che mi ha allegato con la sua email. Le lascio immaginare come ci sono rimasto quando ho scoperto che lo stesso commento, uguale parola per parola, non era nient'altro che un articolo che ha scritto sul blog della Sua organizzazione.
Questo uniformare le dichiarazioni, mi perdoni, mi suona molto sospetto: ha tutta l'aria di voler omologare a 360° il proprio pensiero. Ora le cose sono due: o non si è in grado di dire la stessa cosa in due modi diversi e ci si affida a "veline" oppure vi sono "ordini di scuderia" da rispettare. Qualsiasi cosa sia, mi sembra una mancanza di di rispetto verso chi ospita le varie opinioni in questo blog e, sopratutto, verso chi legge questo blog che merita, senza alcun dubbio, il coraggio delle dichiarazioni rese senza che queste vengano sostituite con altre che, probabilmente, fanno più comodo.
Resto sempre disponibile alla pubblicazione di qualsiasi articolo mi venga spedito (basta che sia inerente all'argomento trattato e non offensivo verso terzi) e che i commenti sono liberi ma, per cortesia, basta con le veline e le dichiarazioni ufficiali. Per questo vi sono i quotidiani. Si rivolga a loro.

Ai lettori del blog:
Per dovere di cronaca pubblico, a seguire (copia & incolla), i due commenti postati dal Prof. Copparoni, il primo (che mi ha chiesto di cancellare) ed il secondo che ha sostituito il primo.
Lascio a voi i commenti.
SeuDeu

Commento originale:
Si condivido la tua amara analisi sulle decisioni adottate per Tuvixeddu.
Un tempo, però, i "teorici", per intenderci quelli che non si sporcano mai le mani, peccavano di senso pratico. Oggi invece, i conti se li fanno per bene...
Mi fa sorridere che "loro" riescano sempre e comunque a restare a galla.
Peraltro il galleggiamento di questi odierni "vincitori", mi ricorda il galleggiamento di un altro genere di masse che per legge fisica riesce sempre ad emergere.
Ma di questo genere di cose preferisco non parlare...
Per la verità tanto teorici poi non sono, visto che molti di loro ricevono lauti compensi per consuleze ed incarichi vari ottenuti anche grazie alla "amicizia" di compagni, amici e camerati e la assidua frequentazione di banchetti a Villasimius a base di aragoste, grigliate di pesce a Santa Gilla, Cabras, Calasetta, Stintino e all'Asinara.
Per la verità anche la carne rossa è apprezzata, specie il cinghiale, magistralmente preparato grazie ad arcane ricette nelle Barbagie e in Ogliastra.
Ebbene sì. Anche gli ambientalisti sono dei buongustai!
La trasversalità e il consociativismo pagano sempre! Nei dibattiti spesso nemici poi a tavola sempre amici!
Questo è un vero principio che, anche se non costituzionale, ma solo consuetudinario, riesce a stravolgere la forza e la certezza del diritto.
La coerenza, invece, è solo un optional che, a quanto pare, non è particolarmente apprezzata, soprattutto da coloro che hanno dato un “cazzotto” in faccia al poverno senatore Rossi reo, si fa per dire, di aver votato secondo coscienza e non per ordine di partito.
Ma la colpa non la do tanto al Senatore, ma a coloro che non hanno voluto ascoltarlo per tempo…
Ma tornando alla collina della Vergogna.
Sono triste perché oltre alla vittoria di una romantica visone statalista e becera del concetto di bene archeologico e paesaggistico, si vuole come “nascondere” il nome di Tuvixeddu.
Infatti, qualcuno ha pensato di rinominare l’area come Parco Karalis.
Penso che questo nome starebbe meglio ad un autoparco di vetture a noleggio, ad un parco giochi o ad una casa “protetta”. Peraltro anche il nome è per me sbagliato perché, se non ricordo male il nome punico del nostro capoluogo è Karel e con Calaris o Karalis. Quindi anche questo rappresenta un esempio di superficialità ed improvvisazione, degna del nostro momento politico.
Insomma, un’altra offesa alla nostra povera collina che ci guarda nostalgica pensando:
“Peccato… se non fossi stata creata in Sardegna già da anni sarei stata inserita fra i monumenti dell’UNESCO!”.
Roberto Copparoni
Amici di Sardegna - Comitato Tuvixeddu Wive

Commento sostitutivo:
Si, condivido le critiche sulle decisioni adottate per "bloccare" la realizzazione del Parco Archeologico di Tuvixeddu.
Un tempo, però, i "teorici", per intenderci quelli che non si sporcano mai le mani, peccavano di senso pratico. Oggi invece, i conti se li fanno per bene...
Sono dispiaciuto perché oltre alla vittoria di una romantica visione statalista e becera del concetto di bene archeologico - paesaggistico, si vuole come “sepellire” il nome di Tuvixeddu.
Infatti, qualcuno, ha pensato bene di rinominare l’area come Parco Karalis.
Penso che questo nome starebbe meglio ad un autoparco di vetture a noleggio, ad un parco giochi o ad una casa “protetta” per ex amministratori comunali.
Peraltro anche il nome è per me sbagliato perché, se non ricordo male, il nome punico del nostro capoluogo è Karel e non Calaris o Karalis.
Quindi anche questo rappresenta un esempio di superficialità ed improvvisazione, degna del nostro “particolare” momento.
Insomma, un’altra offesa alla nostra povera collina che ci guarda con occhi languidi, pensando: “Peccato… se non fossi stata creata in Sardegna già da anni sarei stata inserita fra i monumenti dell’UNESCO!”.
Amici di Sardegna - Comitato Tuvixeddu Wive

Postato il 24/02/07

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e