L'amico Claudio Cugusi mi ha chiesto di scrivere un pezzo breve su come (presumo a mio parere) "salvare il salvabile" a Tuvixeddu, quindi dato che di stupidaggini se ne sono dette tante una più (la mia) o una in meno non dovrebbe fare differenza.
Chiariamo subito una cosa: Coimpresa ha, dal punto di vista di autorizzazioni, tutte le ragioni del mondo, se poi oggi non si è d'accordo amen; occorreva pensarci prima (magari acquistando l'area...). Ora un blocco totale sarebbe, dal punto di vista sia politico che di diritto, un atto di forza che non sarebbe serio in un paese democratico basato su leggi e regole.
Partendo da questo punto vedo un'unica soluzione se si vuole (?) salvaguardare tutta l'area, ovvero:
a) Lasciare lo status attuale dell'edificato e di quello che si è posto in essere per l'edificazione. Questo perchè è impensabile disfare quello che sino a questo momento realizzato.
b) Proporre a Coimpresa altre aree edificabili in ubicazioni differenti tenendo conto dei danni causati da questa situazione, per capirci meglio: altre aree con cubatura sufficiente affinchè venga completata la cubatura venuta a mancare nell'area di Tuvixeddu più un altro tanto da quantificare come "risarcimento danni".Le altre strade le vedo impraticabili.
Dal punto di vista personale mi spiace che venga bloccato il progetto di Coimpresa per Tuvixeddu, è uno dei pochi progetti esaminati che cerca di portare a "misura d'uomo" un agglomerato abitativo unendo gli edifici ad un parco naturale ed un Parco Archeologico.
Postato il 08/02/07
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